Quasi 2 milioni di euro per garantire alle famiglie capannoresi servizi come asilo nido, mense e trasporto scolastico. Questa la cifra stanziata dall’amministrazione comunale per l’anno 2009-2010 per aiutare i cittadini a far fronte alle difficoltà prodotte dalla crisi.
Di fronte alla delicata congiuntura economica, il Comune di Capannori ha deciso di compiere una scelta politica capace di alleggerire le spese delle famiglie, soprattutto per quei servizi indispensabili.
Dopo la sperimentazione avviata nel 2008, da quest’anno sono 22 le scuole che hanno detto no all’acqua minerale imbottigliata. Grazie al progetto “Acqua buona”, portato avanti grazie a una collaborazione tra il Comune di Capannori e Acque spa, adesso nelle mense si serve, nelle brocche, l’acqua fresca proveniente dall’acquedotto.
E’ sempre più alto l’interesse dei media nazionali sulle politiche di riduzione dei rifiuti messe in atto dal Comune di Capannori. Ieri pomeriggio (lunedì 25) la trasmissione radiofonica “Tornando a Casa” in onda su Radio Uno e condotta da Enrica Bonaccorti ha parlato del progetto “Acqua buona” che l’amministrazione comunale ha attivato assieme ad “Acque spa” per utilizzare nelle mense scolastiche l’acqua dell’acquedotto al posto di quella minerale imbottigliata.
Dopo la sperimentazione avviata nel 2008, da quest’anno sono 22 le scuole che hanno detto no all’acqua minerale imbottigliata. Grazie al progetto “Acqua buona”, portato avanti grazie a una collaborazione tra il Comune di Capannori e Acque spa, adesso nelle mense si serve, nelle brocche, l’acqua fresca proveniente dall’acquedotto. 
